21 Febbraio 2021

Iniziare la Quaresima è un dono: è un tempo in cui il Signore ci dà la possibilità di avvicinarci di più a Lui che si è fatto vicino a noi, un tempo in cui possiamo ravvivare e rafforzare la nostra fede, e soprattutto rinnovare il nostro rapporto di amore con Dio e con le persone che incontriamo nel nostro cammino.
La prima lettura ci parla dell’alleanza di Dio con l’umanità, alleanza espressa con l’arcobaleno: “quando apparirà l’arco sulle nubi, ricorderò la mia alleanza che è tra me e voi”.
L’apostolo Pietro nella seconda lettura ci dice che “Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio, messo a morte nella carne, ma reo vivo nello spirito”.
Questo il nostro cammino quaresimale: riscoprire l’alleanza di Dio con noi e sapere che la morte di Cristo ha lo scopo di ricondurci a Dio termine ultimo della nostra vita.
Stupisce la sobrietà dell’evangelista Marco nel descrivere le tentazioni di Gesù nel deserto. Infatti scrive: E subito, cioè dopo il battesimo, lo Spirito lo sospinse nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato dal Satana.
Marco non elenca il numero delle tentazioni come invece fanno Matteo e Luca ma vuole dirci che tutta l’esistenza di Gesù è stata punteggiata da continue tentazioni allo scopo di impedirgli di realizzare il piano per il quale è stato inviato.
Marco dice che Gesù è stato tentato da satana. È la prima volta che in questo vangelo compare il termine “Satana” per indicare colui che tenta.
Tante volte leggiamo che Gesù è stato messo alla prova, tentato.
Ad esempio in Marco capitolo 8 leggiamo che quando Pietro fa la sua professione di fede, ma rifiuta l’idea che le autorità religiose lo vogliono uccidere, Gesù lo riprende duramente: Va dietro a me Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini”. Pietro non accetta la morte di Gesù. Pietro pensa, sogna, insegue, spera nel potere del Messia che fa cadere i suoi nemici: Pietro non vuole un Messia che dà la sua vita come capro espiatorio senza ribellarsi.
Il vangelo continua dicendo che “Gesù stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano”: e se fosse il sogno di Dio di una società rappacificata grazie all’amore di Gesù che deve diventare anche nostro modo di vivere?
Infine il Vangelo continua dicendo che Gesù va per tutta la Galilea proclamando il regno di Dio e dice: “il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino: convertitevi e credete nel Vangelo”.
Convertirsi significa volgersi a Dio in modo incondizionato, invertire la rotta del proprio cammino, cambiare mentalità. Non si tratta solo di rinunciare al peccato, ma di dare un orientamento nuovo alla propria vita aderendo al vangelo.
Una duplice tentazione si può insinuare: quella di sentirsi abbastanza «a posto», di essere sufficientemente buoni e quella di non assumersi la fatica di cambiare scegliendo ciò che è più facile e meno impegnativo.
Convertirci non è questione di migliorare qualche atteggiamento esteriore, ma significa assumere lo stile di vita di Gesù per diventare missionari, operatori nel mondo come cittadini in ogni contesto, iniziando dai nostri ambienti di vita (famiglia, lavoro, studio, svago, comunità…).
Convertirci è combattere ogni forma di malvagità e ingiustizia dentro e fuori di noi; è volgersi a Dio con una coscienza rinnovata per partecipare alla risurrezione dì Cristo.
Il deserto però significa anche darsi un tempo di silenzio e di solitudine, di intimità con il Signore nell’ascolto della sua parola e nella preghiera per crescere nella conoscenza del suo mistero di amore e diventare capaci di testimoniarlo con la nostra vita, per non far passare invano questo tempo prezioso che nasce proprio dalla quaresima.
La nostra vita è piena di situazioni difficili e penose, personali e collettive e davanti a queste situazioni noi dobbiamo resistere alla tentazione di pensare che Dio non c’è oppure che non si cura di noi o addirittura che si fa beffe di noi.
No Dio ha assunto fino in fondo la nostra vita e ci propone un modo autentico per costruire una società fondata sull’amore.
Buona quaresima